Per la 54 esima edizione di Vision du réel, in programma dal 21 al 30 aprile prossimo, l’ospite d’onore sarà la cineasta argentina Lucrecia Martel, mentre l’artista svizzero Jean-Stéphane Bron terrà l’atelier 2023. Entrambi terranno una masterclass, e per il pubblico sarà l’occasione per vedere tutti i loro film più significativi. Il programma completo tra qualche settimana.
Di Lucrecia Martel ricordiamo il suo primo lungometraggio La ciénaga (2001), girato nella sua regione natale, poi La niña santa (2004), selezionato al Festival di Cannes come anche La mujer sin cabeza (2008). Il suo quarto lungometraggio Zama (2017), che si occupa del colonialismo e del razzismo in America Latina, è stato presentato in Prima Mondiale al Festival di Venezia. Una produzione, quella di Lucrecia Martel, che raccoglie in totale 4 lungometraggi e 25 titoli di progetti diversi tra loro, la cui filmografia ha come fil rouge il suo paese d’origine, l’Argentina, e soprattutto la crisi esistenziale vissuta dalla classe media di questo popolo. Dopo Terminal Norte del 2021, Martel in questo periodo sta lavorando ad un lungometraggio atteso per il 2023.
L’Atelier 2023 invece quest’anno sarà tenuto da Jean-Stéphane Bron, un’occasione unica per omaggiare il cineasta svizzero che da anni si occupa nei suoi film del declino della democrazia, dei meccanismi del potere, del populismo e della società nella sua diversità. I suoi film nel passato sono stati presentati in diversi Festival prestigiosi, tra cui Cannes e Locarno, è stato nominato ai Césars e ha ricevuto per 3 volte il premio come miglior documentario ai Premi del Cinema svizzero.
Tra i suoi film più importanti ricordiamo: Connu de nos services (1997), Mais im Bundeshuus / Le Génie helvétique (2003), L’Expérience Blocher (2013), Cleveland contre Wall Street (2010), L’Opéra de Paris (2017). Nel 2021 esce Cinq nouvelles du cerveau, e tra il dicembre 2021 e maggio 2022, gira per le strade di Losanna la serie televisiva Ma rue de l’Ale per la RTS.
