Si è conclusa domenica 21 aprile 2024 la 55esima edizione di Vision du réel, il Festival del cinema e del documentario di Nyon. Il premio Competizione Internazionale Lungometraggio è stato attribuito all'artista svizzera Nicole Vögele per il suo film The Landscape and the Fury. Premio meritato.

The Landscape and the Fury di Nicole Vögele è un bel film e lo è per diversi motivi. Innanzitutto bisogna dire che l’artista svizzera non è alla sua prima prova cinematografica, visto che, dopo aver studiato cinema documentario alla Film Academy Baden-Württemberg, Vögele ha esordito felicemente nel 2013 con il cortometraggio Mme Loosli (Migliore film svizzero a Vision du réel 2013) e nel 2014 Fog è stato presentato al Festival del Cinema di Berlino e in altri festival internazionali. E questo lo scrivo perché The Landscape and the Fury ha il pregio evidente di presentarsi sin dall’inizio come un film dallo stile particolarissimo: una sequenza di immagini in movimento tutte simili a dipinti ottocenteschi, in cui i personaggi e i paesaggi sembrano tratteggiati a matita, con lo scopo evidente di esaltarne la bellezza in tutto il racconto, con un forte impatto visivo. Boschi e foreste, così come scarpate o semplici sentieri, con la luce o con il buio, sembrano quadri, e questi diventano un racconto nel racconto, oltre che prova certa della maestria nell’uso della videocamera da parte della regista.

Se le immagini del film ci conducono in un territorio qualsiasi in cui la bellezza è costruita artisticamente, la storia del film invece ci racconta ben altro. Ci troviamo in un lembo di terra desolata, dove vive una piccola comunità di persone, vicino Velika Kladuša in Bosnia; un luogo vero e reale a due passi dalla frontiera con la Croazia. Una terra negli anni ‘90 testimone della guerra nei Balcani, - e difatti molti campi ancora oggi non si possono attraversare a causa delle mine che vi giacciono nascoste -, che oggi è testimone di un altro evento storico, quello dei migranti che da Est sognano di andare a Ovest, e che da lì devono necessariamente passare, anche a rischio della loro vita.

È una geografia tormentata quella di questa piccola cittadina dove i pochi abitanti del luogo aiutano, per quel che possono, donne e uomini in cammino per la libertà. La testimonianza più toccante è quella di alcune famiglie turche che a Velika Kladuša trascorreranno un tempo più lungo, prima di passare il confine e arrivare in Inghilterra. Quella pausa felice in terra straniera, dopo giorni di grande stanchezza e paura, rimarrà per queste persone un ricordo indelebile. E la telefonata che faranno al droghiere del villaggio, una volta raggiunta l'Inghilterra, suggellerà a vita il passaggio.

Il racconto intimo, gli eventi storici narrati e le scelte artistiche fatte in The Landscape and the Fury, consegnano al pubblico un lavoro di grande bellezza e soprattutto di grande umanità. 

 

I film di Nicole Vögele:

• Closing Time, 2014, Documentario (116’)

Nebel (Fog), 2014, Documentario (60’)

In Die Innereien, 2013, Essay (20’)

Frau Loosli, 2013, Documentario (40’)

Gli altri premi di questa edizione:

Premio Speciale della Giuria

Rising Up At Night, di Nelson Makengo (Repubblica Democratica del Congo, Belgio, Germania, Burkina Faso, Qatar)

Menzione speciale: My Memory Is Full of Ghosts, di Anas Zawahri (Siria)

We Are Inside, di Farah Kassem (Libano, Qatar, Danimarca)

Competizione Burning Lights

A Fidai Film, di Kamal Aljafari (Palestina, Germania, Qatar, Brasile, Francia)

Premio della Giuria Competizione Nazionale

Brunaupark, di Felix Hergert e Dominik Zietlow (Svizzera)

Premio Speciale della Giuria Competizione Lungometraggio

Valentina and the MUOSters, di Francesca Scalisi (Svizzera, Italia)

Mentions spéciales

Premio Migliore Mediometraggio

Campus Monde, di N'tifafa Y.E. Glikou (Senegal, Benin, Francia)

Premio Migliore Cortometraggio

Memories of an Unborn Sun di Marcel Mrejen (Algeria, Francia, Olanda)

Grand Angle, Premio del pubblico

No Other Land, di Basel Adra, Yuval Abraham, Hamdan Ballal & Rachel Szor (Palestina, Norvegia).

Premio Zonta

Les Miennes, di Samira El Mouzghibati (Belgio, Francia). Il film ha ricevuto anche il Premio della critica internazionale - Premio FIPRESC.

https://www.visionsdureel.ch