I Am Greta è un film documentario del regista svedese Nathan Grossman sulla storia dell’attivista Greta Thunberg. Da pochi giorni al cinema in Svizzera (in Italia arriverà il 2 novembre), in 1 ora e 42 minuti si ha un ritratto equilibrato di questa ragazzina fragile e triste, ma decisamente ostinata nella sua lotta, che è poi anche la nostra.

Sono andata a vederlo domenica sera e, devo dire, che alla fine il film mi ha convinto e, a tratti, mi ha anche commosso.

Conoscevo già la storia di Greta Thunberg, come molti di voi, c’era dunque il rischio che il documentario raccontasse il già detto, eppure, nella ricostruzione dei tanti momenti vissuti da questa ragazzina 15enne, alla fine si ha un ritratto equilibrato e vero dell’attivista.

Grossman l’ha seguita sin dal primo sciopero in strada a Stoccolma, quando Greta con lo slogan Skolstrejk för klimatet (Sciopero della scuola per il clima) chiedeva al governo svedese di ridurre le emissioni di anidride carbonica come previsto dall'accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Greta in poche settimane raccoglie tantissimi consensi tanto da essere invitata a parlare il 4 dicembre 2018 al vertice delle Nazioni Unite a Katowice in Polonia e il 25 gennaio 2019 al Forum economico mondiale di Davos. E, come per magia, nel giro di pochi mesi migliaia e migliaia di giovani, in tantissime altre città, sfileranno per le strade per portare avanti tutti assieme la lotta contro il cambiamento climatico.

Al centro dei riflettori, non le verranno risparmiate le critiche, eppure, in nome di una parola che molti sconoscono, la coerenza, Greta deciderà di attraversare l’Oceano Atlantico in barca a vela per partecipare al Vertice delle Nazioni Unite sull'azione per il clima di New York e alla conferenza sul cambiamento climatico a Santiago del Cile. Chi di noi avrebbe fatto un viaggio estenuante per un principio? E a 15 anni?

«Dovrei essere a scuola», dirà lei, «dall’altra parte dell’oceano», ma questa politica sorda ai cambiamenti non glielo consente.

Certo, la realtà è complessa e il sistema economico è tentacolare, le soluzioni non sono di facile realizzazione, tuttavia si ha la ragionevole convinzione che nessuno ci abbia provato seriamente a cambiare le politiche ambientali, lo dirà lei stessa più volte nel documentario.

Grossman con I Am Greta fa un bell’omaggio a questa giovane attivista, divenuta, certo, un simbolo. Da vedere in famiglia.