© Julie Masson

La nuova produzione della coreografa svizzera Nicole Seiler, Liquid Families, ha debuttato all’Arsenic di Losanna dal 7 al 10 luglio scorso. Una bellissima occasione per il pubblico presente, nelle 3 ore e 20 di performance, di rigenerarsi, assaporando il piacere dei piccoli gesti.

3 ore e 20 di performance, con possibilità di entrare e uscire in qualsiasi momento, Liquid Families è stata l’occasione, per molti di noi, in un torrido fine settimana di luglio, di cercare refrigerio, per il corpo e la mente, a teatro.

Scena vuota e possibilità di sedersi ovunque, anche in comodi cuscinoni per terra, per assistere ad una performance diversa, con un concetto del tempo diverso: il tempo appunto. Il tempo per chiudere gli occhi e ascoltare il racconto cantato, il tempo di osservare dita e mani accarezzare per ore rametti e decorarli con fantasia, il tempo per assistere alla realizzazione di un sogno, di un progetto di libertà collettiva, di una metafora.

Nicole Seiler, coreografa svizzera che in passato ha collaborato con diverse compagnie come il Teatro Malandro (Omar Porras), Alias Compagnie (Guilherme Botelho), la Cie Philippe Saire e con Massimo Furlan, solo per fare qualche nome, prima di creare la sua propria nel 2002, in questo ultimo progetto ha dato più importanza alla voce, e al racconto corale, quello che compiono un gruppo cospicuo di performers intenti a costruire come un grande albero con le decorazioni più disparate: peluche, fili, rami, fiocchi, nastri, di colori e tessuti estremamente diversi fra loro.

Una perfetta metafora utopica, alla quale ognuno di noi può dare il significato che vuole, dal religioso al politico o a quello ecologico, di una micro società intenta per ore a costruire qualcosa, un albero ipotetico, una foresta simbolica, con gesti semplici, con gioia, felicità, pace.

Una comunità che costruisce e che si costruisce attraverso il canto che, per tutto il tempo della performance, scandisce le diverse fasi del lavoro. Un atto collettivo di realizzazione di bellezza, gli uni con gli altri. Una lenta esplosione di beatitudine a cui possiamo assistere chiudendo o sgranando gli occhi sulla scena. Un benefico momento di riflessione individuale e collettiva, da regalare e da regalarselo.

 

Liquid Families

ideato da Nicole Seiler

installazione Gerda Steiner e Jörg Lenzlinger

direttore del coro An Chen

con Pascale Andreae, Gabriel Arellano, Léna Bagutti,

Auguste de Boursetty, Collin Cabanis, An Chen,

Leila Chakroun, Aline Choulot, Zoé Cornelius,

Karine Dahouindji, Camille de Jaegher Narbel,

Carole Dessauges, Laura Gaillard, Rosangela Gramoni,

Trevis Guerreiro, Christophe Jaquet, Michele Luchetti,

Nathalie Mastail-Hirosawa, Nicolas Mueller, Gabriel Obergfell,

Serge Teuscher, Léa Trolliet.

direttore tecnico Vincent Deblue

costumi Auguste de Boursetty

collaborazione alla drammaturgia Fabrice Gorgerat

co-produzione Cie Nicole Seiler, Arsenic Lausanne