© Maxime Côté

Avignone OFF. Al Teatro Train Bleu, Hidden paradise, della compagnia quebecchese di Alix Dufresne e Marc Béland, è stata l'occasione per assistere ad una performance davvero molto originale, nella quale, con garbo e finta leggerezza, si attacca la vergognosa esistenza dei paradisi fiscali. Ultima replica ad Avignone il 27 luglio.

Il tema non era dei più semplici da portare in scena, soprattutto perché Hidden paradise, non è una pièce teatrale ma piuttosto una performance con un duo in scena fenomenale: Alix Dufresne e Frédéric Boivin.
L’idea nasce, per la compagnia quebecchese formata da Alix Dufresne e Marc Béland, da un’intervista fatta il 9 febbraio 2015, dalla giornalista Marie-France Bazzo a Alain Deneault, docente e filosofo canadese, che ha scritto diversi saggi sulle politiche governative, sui paradisi fiscali e sulla crisi del pensiero critico. Durante l’intervista, l’intellettuale condannava senza tanti giri di parole lo scandalo assoluto dell’esistenza dei paradisi fiscali, creati da banchieri per i banchieri stessi, un sistema che arricchisce, e di molto, pochissime persone e costringe tutto il resto della popolazione a subire tagli alla scuola, alla sanità, alla cultura, per mancanza di fondi. Insomma una condanna netta quella di Alain Deneault, verso i governi che tollerano questa forma di criminalità legale e vi partecipano pure.
Alix Dufresne e Marc Béland decidono dunque con Hidden paradise di parlarne sulla scena e creano una coreografia per dare forma all’indignazione della gente onesta, che paga le tasse e che si sente impotente di fronte alle ingiustizie.
L’intervista di Alain Deneault, riascoltata a tutte le velocità possibili, sarà il pretesto per rivoltare letteralmente i corpi del duo in scena, costringendoli alla repulsione, alla rabbia e, allo stesso tempo, all’impotenza, alla paura, all’emarginazione. Ogni parola viene interpretata dai corpi in un susseguirsi serrato di movimenti e da, apparentemente, ingiustificati esercizi ginnici.
Una ri-lettura dell’intervista che diventa l'occasione per sensibilizzare gli animi dei presenti, sebbene in diversi momenti si sorrida dell’originalissima interpretazione del duo, che ironizza ma non minimizza affatto la condanna.

 

Hidden Paradise

creazione e ideazione Alix Dufresne + Marc Béland
con Alix Dufresne + Daniel Parent ou Frédéric Boivin
consulenza artistica Sophie Corriveau
drammaturgia Andréanne Roy
composizioni sonore Larsen Lupin
scenografie e costumi Odile Gamache
luci Cédric Delorme-Bouchard
produzione Alix Dufresne + Marc Béland
con il sostegno di Conseil des arts du Canada, Conseil des arts et
des lettres du Québec, Conseil des arts de Montréal

 

 

I libri di Alain Deneault sono stati tradotti anche in italiano, ecco qui di seguito alcune delle sue pubblicazioni:

Offshore. Paradisi fiscali e sovranità criminale, Ombre Corte 2011.

La mediocrazia, Neri Pozza 2017, traduzione Roberto Boi.

Governance. Il management totalitario, Neri Pozza 2018, traduzione Alberto Folin.

Economia dell'odio, Neri Pozza 2019, traduzione Roberto Boi.