© Agnès Mellon

Nelle giornate di settembre al Festival La Bâtie di Ginevra, il coreografo marocchino Taoufiq Izeddiou ha presentato al Théâtre du Loup Hmadcha - Hors du monde, una coreografia che spinge i corpi alla trance spirituale.

L’artista marocchino Taoufiq Izeddiou, da 15 anni direttore artistico del Festival di danza On Marche a Marrakesh, e attivo sin dal 2000 con la sua prima creazione Fina Kenti prodotta dalla compagnia Anania, da lui fondata e in assoluto prima compagnia di danza contemporanea in Marocco, durante il periodo della pandemia ha avuto modo di creare Hmadcha - Hors du monde, una coreografia intorno all’invisibile che ha come obiettivo di far comunicare in scena, danze e linguaggi della tradizione, con la modernità.

Ispirato dal rituale marocchino sufi della confraternita Hmadcha, la coreografia di Taoufiq Izeddiou conduce i sette danzatori in scena alla trance collettiva, così che si possano affrontare, attraverso il linguaggio del corpo, temi tabù, esorcizzarli e regolare l’ordine sociale, arrivando allo sfinimento.

In Hmadcha - Hors du monde, ogni danzatore entra da solo in una scena, sobria, in cui le luci creano un gioco di ombre che viene accompagnato costantemente da musiche ripetitive tradizionali e dal rock elettronico e da musica classica.

La particolarità e la bellezza di questa creazione è data da più aspetti: innanzitutto dalle scelte fatte dal coreografo, puntare su un lavoro corale infrangendo i canoni tradizionali dei corpi dei danzatori. In Hmadcha - Hors du monde i corpi esprimono e sono la diversità, che diventa anche diversità di realizzazione; uno spot perfetto in anni in cui, spesso a vuoto, si parla di inclusione. La performance è, inoltre, il risultato di un lavoro di gruppo in cui si gioca tutto il tempo sulla velocità, sull’incontro con l’altro e su un ipotetico dialogo con l’invisibile che è attorno ai danzatori, con momenti in cui si arriva davvero ad una bella intensità di realizzazione. Infine, non si possono non citare tra gli assolo iniziali le performance davvero straordinarie di Abdel Mounim Elallami, nella sua danza c'è un’estrema eleganza e grande potenza, e di Saïd El Haddaji, con il suo bellissimo e rapidissimo ingresso in scena. I francesi direbbero un jamais-vu. Unica nota negativa di questa bella e originale coreografia, gli ultimi 15 minuti, davvero superflui.


Hmadcha - Hors du monde

con
Saïd Ait Elmoumen, Abdel Mounim Elallami, Moad Haddadi, Saïd El Haddaji, Taoufiq Izeddiou, Mohamed Lamqayssi, Marouane Mezouar, Sanga Ouattara, Hassan Oumzili

coreografia Taoufiq Izeddiou
creazione suono Mohamed Lamqayssi, Saïd Ait Elmoumen
creazione luci Ivan Mathis 
regia luci e suono Marine Pourquié
produzione Barbara Perraud
produzione in Marocco Ghizlane Boulouaert 
fotografia Agnès Mellon

produzione Anania Danses

co-produzione Festival On Marche a Marrakech, Théâtre Jean Vilar Vitry-sur-Seine, Théâtre du Bois de l’Aune à Aix-en-Provence, Châteauvallon Liberté Scène Nationale, Pôle Arts de la Scène de la Friche Belle de Mai à Marseille, Le Tangram Scène Nationale d'Evreux, Ballet du Nord CCN des Hauts-de-France à Roubaix

in collaborazione con Theaterfestival Basel