Nella foto Vigdis Hjorth © Agnete Brun

Dal 29 aprile al 1° maggio 2022 a Milano si svolgerà l’Ottava edizione de I BOREALI, il più grande festival italiano interamente dedicato alla cultura del Nord Europa, in collaborazione con il Teatro Franco Parenti e Il Cinemino. Il festival è ideato e organizzato dalla casa editrice Iperborea.

La serata inaugurale (venerdì 29 aprile ore 18.30, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria) è dedicata a Mathijs Deen, scrittore e giornalista olandese che si è fatto conoscere in Italia con il libro Per antiche strade, uno straordinario viaggio nel tempo e nella cultura d’Europa in cui sono le strade a essere protagoniste. Al festival conversa con Matteo Caccia del suo nuovo romanzo La nave faro (Iperborea, 2022), che con umorismo, profondità letteraria e atmosfere conradiane racconta il viaggio di una nave che non può andare da nessuna parte, i cui membri dell'equipaggio sono ognuno a modo suo intrappolati nel proprio passato.

Si prosegue con l’autrice norvegese Vigdis Hjorth, per la prima volta in Italia, che, dopo Eredità (Fazi, 2020), il libro che l’ha resa celebre a livello internazionale, definito dal New Yorker la più grande storia letteraria scandinava degli ultimi vent’anni, torna a esplorare il genere dell’autofiction con un romanzo dedicato al rapporto tra una madre e una figlia che non riescono a comunicare, il racconto di una famiglia in cui le bugie, i silenzi e i segreti si sciolgono lentamente sotto il flebile sole norvegese dopo decenni di gelo (sabato 30 aprile, ore 15.15, con Natascha Lusenti).

Domenica 1° maggio alle 15.15 torna ai Boreali Björn Larsson, uno dei più noti scrittori svedesi, che con Valerio Millefoglie racconta il suo ultimo libro Nel nome del figlio (Iperborea 2021), un intimo e doloroso omaggio al padre prematuramente scomparso e una riflessione sulle sue radici.

Tra gli eventi speciali, un incontro organizzato in collaborazione con Il Post è dedicato alle questioni di genere e al modello nordeuropeo, a partire da Questioni di un certo genere, secondo numero della collana Cose spiegate bene (Iperborea, 2022). Partecipano Ludovica Lugli, co-curatrice del libro; la scrittrice e psicologa svedese Jenny Jägerfeld, autrice del libro per ragazzi La mia vita dorata da re (Iperborea, 2021); e la linguista norvegese Siri Nergaard. Modera il giornalista Paolo Armelli (sabato 30 aprile ore 16.30).

Ad arricchire il programma anche due appuntamenti dedicati al cinema, in collaborazione con Il Cinemino, dove si terranno le proiezioni. La serata inaugurale è dedicata a Scompartimento N.6 – In viaggio con il destino (2021), diretto dal regista finlandese Juho Kuosmanen, film vincitore all’ultimo Festival di Cannes del Gran Prix Speciale della Giuria e scelto per rappresentare la Finlandia al Premio Oscar 2022, ispirato all’omonimo romanzo di Rosa Liksom (Iperborea, 2014).

Segue sabato 30 aprile alle ore 21 la presentazione di Lamb (2021), opera prima del regista e sceneggiatore islandese Valdimar Jóhannsson, nella shortlist degli Oscar per il Miglior Film Internazionale e vincitore del Premio Originalità al Festival di Cannes 2021, una fiaba dark ispirata ai miti del profondo Nord.

Al Festival da domani 29 aprile parteciperanno:

Tomàs Acosta, Paolo Armelli, Federico Bernocchi, Anna Brännström, Matteo Caccia, Andrea Chimento, Piero Colaprico, Elisabetta Corradin, Mathijs Deen, Martina Folena, Giorgio Fontana, Irene Gandolfi, Fabio Guarnaccia, Vigdis Hjorth, Siri Ranva Hjelm Jacobsen, Jenny Jägerfeld, Björn Larsson, Emilia Lodigiani, Ludovica Lugli, Natascha Lusenti, Tom Malmquist, Valerio Millefoglie, Siri Nergaard, Laura Pezzino, Matteo Pirola, Sarah Rezakhan, Luisella Sari, Hannah Schneider, Andrea Staid, Frank Westerman.

Per il programma completo della manifestazione: https://www.iboreali.it/2022/

Consigli di lettura

  • Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.

  • Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontarle la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e di Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.