Il 27 e 28 febbraio 2021 si svolgerà online la settima edizione del più grande festival dedicato alla cultura del Nord Europa, ideato e organizzato da Iperborea, in collaborazione con Teatro Franco Parenti.

Il programma è variegato e tocca diversi ambiti artistici e culturali del Nord Europa, con un'attenzione particolare alla letteratura, con incontri con autori conosciuti e tradotti in tutto il mondo.

Si inizia sabato 27 febbraio alle 15 con Un popolo di poeti, commercianti e navigatori: la cultura vichinga, una storia scandinava, laboratorio di cultura vichinga a cura di Anna Brännström e Luisella Sari, in collaborazione con l’Istituto Culturale Nordico di Milano.

Segue alle ore 16 una conversazione fra Angelo Ferracuti e Maria Valeria d’Avino sull’opera del grande intellettuale norvegese Dag Solstad, fra i maggiori scrittori contemporanei, sempre al centro di accesi dibattiti in patria per il suo radicalismo anticonformista.

Il festival prosegue alle ore 17 con l’incontro di Laura Pezzino con Siri Ranva Hjelm Jacobsen, talentuosa autrice danese di cui è in uscita il 24 febbraio il nuovo libro Lettere tra due mari, un racconto epistolare che rifonda il mito della grande madre per arricchire di poesia e femminile intimità il discorso contemporaneo sulla Natura e sul suo futuro.

Alle 18 Roberto Luigi Pagani e Fulvio Ferrari si confrontano su miti e simboli nordici nell’immaginario politico contemporaneo, mentre alle 19 Matteo Marelli presenta la versione restaurata del film The Juniper Tree di Nietzchka Keene (1990) con Björk al suo debutto cinematografico, liberamente ispirato all'omonima fiaba dei fratelli Grimm, girato interamente negli ipnotici paesaggi islandesi con una spettacolare fotografia in bianco e nero.

La giornata di domenica 28 febbraio si apre alle ore 12 con una lettura animata per bambini curato da Martina Folena dedicato a due libri della collana I Miniborei, la collana di storie per bambini e ragazzi scritte dai migliori autori del Nord Europa: Elise e il cane di seconda mano di Bjarne Reuter e La grande fuga di Ulf Stark.

Segue alle 12.45 un estratto dello spettacolo Circolo Popolare Artico della compagnia teatrale Gli Omini, con l’episodio ispirato a La vergine fredda dell'antropologo e celebre narratore danese Jørn Riel (Iperborea 2002).

Alle 13.15 Chiara Condò e Massimiliano Bampi si confrontano su due grandi classici della letteratura islandese: Halldór Laxness, Premio Nobel nel 1955 e autore di capolavori come Gente indipendente e Sotto il ghiacciaio, e Gunnar Gunnarsson, amato in tutto il mondo per Il pastore d’Islanda.

Alle 15.30 Matteo Bordone, Giorgio Fontana e Andrea Staid converseranno intorno a Il serpente, libro d’esordio di Stig Dagerman, autore svedese di culto. 

Alle 16.30 Massimiliano Guareschi intervista il regista italo-svedese Erik Gandini riprendendo La teoria svedese dell’amore, un pezzo pubblicato su The Passenger - Svezia ispirato all’omonimo film documentario di Gandini del 2015, dedicato alla Svezia e al suo enigma: un paese dove le cose funzionano, dove la gente è responsabile e rispettosa, dove il welfare arriva dappertutto, ma colmo di ambivalenze e coni d’ombra.

A seguire (ore 17.30) lo scrittore belga di lingua olandese Peter Terrin presenta con Antonio De Sortis il suo nuovo romanzo Il guardiano, un thriller all’ultimo respiro che in un’atmosfera sospesa e distopica riesce a fondere con sottile ironia inquietudine, tensione e straniamento esistenziale.

Infine, alle ore 18.30, Made in Sweden. Le idee che hanno fatto la Svezia, un incontro con Sandro Orlando e la scrittrice e saggista svedese Elisabeth Åsbrink intorno alla Svezia contemporanea, anche in vista dell’uscita nelle librerie a fine marzo del suo nuovo libro Made in Sweden, un libro per capire la Svezia attraverso 50 personaggi e parole chiave.

Il festival è interamente gratuito ad eccezione della visione del film The Juniper Tree (biglietti a partire da 3 euro).

Tutto il programma è su iboreali.it

Consigli di lettura

  • Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.

  • Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontarle la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e di Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.