© Luca del Pia

Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT di Lugano, in un bellissimo editoriale ha spiegato quale sarà il fil rouge di questa edizione, di grande qualità e con molte performance di danza, ovvero parlare una lingua donna. Fino al 10 ottobre. Da non perdere.

Per questa edizione che si prospetta molto interessante, in campo ci saranno "Tutte scritture femminili. Il festival 2022 parlerà una lingua/donna" ha spiegato la direttrice artistica Paola Tripoli che ha anche aggiunto: "Sarà un festival in cui proveremo a dare risposte a delle domande contemporanee e, nello stesso tempo, sarà un’azione reale. In tempi di interspecismo, di fluidità, di schwa, di maschile sovraesteso, faccio un passo indietro, senza rinnegare il resto, per mostrare dei ritratti, delle biografie e marcare un riequilibrio".

Con queste intenzioni, nei giorni scorsi, ha aperto l'edizione 2022 Alexandra Bachzetsis con Chasing a Ghost, una coreografia per cinque ballerini, uno spartito musicale originale suonato dal vivo da due pianisti e una scenografia che si alternava tra movimento dal vivo e immagine in movimento. Stasera, 30 settembre, andrà in scena la performance di MARINA OTERO & MARTÍN FLORES CÁRDENASLove Me.

L'1 ottobre si potrà assistere alla performance di danza di RUTH CHILDS / SCARLETT'S Blast!; il 2 TATIANA JULIEN / INTERSCRIBO con Uprising; il 4 lo spettacolo della compagnia italiana MIRIAM SELIMA FIENO/NICOLA DI CHIO From Syria: Is This a Child? prodotto da Tieffe Teatro Menotti, Bottega degli Apocrifi.

Vi segnaliamo, inoltre, il 5 ottobre la performance di TABEA MARTIN Geh nicht in den Wald, im Wald ist der Wald; l'8 lo spettacolo della compagnia cilena di MANUELA INFANTE, Cómo convertirse en piedra.

Il 10 ottobre si chiude con due pièce: la prima firmata dalla giovane Catherine Bertoni de Laet, alla sua prima prova registica. Porta in scena un testo scritto a quattro mani insieme al coetaneo Francesco Maruccia: una tragedia familiare che riflette su questioni di identità e appartenenza, un dialogo con la memoria attraverso il tempo dal titolo Bogdaproste che dio perdoni le tue morti; la seconda è la performance dell'artista belga KRISTIEN DE PROOST con In the Middle of Nowhere.

Per il programma completo: https://www.fitfestival.ch/programma/