Nella foto: Begoña Feijoo Fariña

Tre case editrici ticinesi, Casagrande, Sottoscala e Capelli, ci raccontano l’anno appena trascorso e ci parlano dei nuovi progetti per il 2021, all’insegna dell’incertezza, senza dubbio, ma con la segreta speranza di poter di nuovo incontrare il pubblico, di cui hanno davvero sentito la mancanza, in questi mesi di pandemia.

È un coro unanime quello che abbiamo sentito nei giorni scorsi dagli editori ticinesi con cui abbiamo parlato. Innanzitutto ci sono gli aggettivi utilizzati per descrivere l’anno appena trascorso, si va dal generico «difficile» al più noir «deprimente». Poi, è un continuo ripetere che quello che li ha fatti più soffrire, sia finanziariamente che moralmente, è stata l’assenza di presentazioni, di fiere e di saloni a cui erano soliti partecipare, occasioni certo propizie per vendere libri ma anche per incontrare autori e pensare a nuovi progetti. Per i mesi a venire c’è sicuramente preoccupazione ma anche tanta voglia di ricominciare a pieno ritmo. Di positivo c’è, che i libri su cui avevano investito nel 2020, alla riapertura delle librerie, hanno venduto abbastanza bene.

Da Casagrande, la casa editrice ticinese più attiva, sono 30, infatti, i titoli annui pubblicati, tra libri e riviste, ci tengono innanzitutto a ricordare che è stata tutta la filiera a patire dei mesi appena trascorsi, non solo gli editori e gli scrittori ma anche i tipografi, i traduttori, i distributori e i librai. Anche loro, un po’ come tutti, hanno cercato di utilizzare canali alternativi, per esempio organizzando delle dirette su Facebook, ma con risultati non paragonabili agli incontri del passato, fatti di presenza.

La casa editrice, che ha sede a Bellinzona, vanta diverse collane: per la narrativa, sono circa 10 i titoli annui editi, soprattutto testi di autori e autrici del ‘900, europei e non, ma anche i classici della letteratura svizzera come Orelli, Nessi o Pusterla. Grande è anche l’attenzione data all’arte e alla saggistica. Tra i libri più apprezzati dal pubblico in questo 2020 così incerto, c’è stato quello di Liliana Segre «Scegliete sempre la vita. La mia storia raccontata ai ragazzi», e la guida di Iwona Eberle, tradotta in italiano da Neva Casagrande, «Un tuffo in Ticino, fiumi, cascate e laghi dove fare il bagno e rinfrescarsi». Casagrande, per il 2021, consiglia al suo pubblico il testo di Andrea Fazioli e Friedrich Glauser, «Le vacanze di Studer». A partire da diversi frammenti scritti negli anni ‘20 e ‘30 da Friedrich Glauser, cento anni dopo, Andrea Fazioli, li ha ripresi e ci ha costruito una storia noir. Il libro, da gennaio, è disponibile anche nelle librerie in Italia.

Le Edizioni Sottoscala, con sede a Bellinzona e sito attualmente in rifacimento, sono una casa editrice sui generis. Ideata da Luca Mengoni e da Massimo Prandi, più che una casa editrice come siamo abituati a conoscerle, le Edizioni Sottoscala sono una bottega artigianale, una stamperia d’altri tempi. Quello che accomuna questi due professionisti, da sempre legati al mondo delle arti visive, è la passione per quello che fanno. Pochi i titoli che pubblicano ogni anno, ma tutti molto curati. Purtroppo, l’incertezza del 2020 li ha costretti ad interrompere alcuni progetti in cantiere. Per questioni di tempo e di opportunità, Luca Mengoni e Massimo Prandi non prendono in considerazione proposte, piuttosto propongono loro dei progetti ad artisti e scrittori che conoscono.

La loro è una storia editoriale nata proprio sul territorio tanti anni fa, con l’incontro del poeta Franco Beltrametti e con Franco Lafranca e la sua stamperia a Locarno. Da questi e da altri incontri, molto importanti per la loro formazione, alcuni anni dopo, nascerà l’idea della casa editrice, che ad oggi comprende, una collana «La gazza», per le raccolte di poesie, una collana «Il giardino» per i racconti e una collana per l’architettura, oltre a diverse collaborazioni con musei, la creazione di cartelle d’arte e un quadernetto che pubblicano, un anno su due, per il Festival della poesia curato da Fabio Pusterla. Un libro in particolare ha soddisfatto le aspettative delle Edizioni Sottoscala nei mesi appena trascorsi, si tratta di «Paesaggi immaginari» di Walter Rosselli. Alla domanda, «E per il 2021?», Luca Mengoni ci svela un progetto nel cassetto a cui tiene molto: un libro da creare con l’artista Jean-Michel Jaquet. «Il materiale è già pronto, dobbiamo incontrarci a casa sua, trascorrere assieme alcune serate, per decidere quale testo mettere e quale no. Speriamo di poterlo fare questa primavera».

La casa editrice Gabriele Capelli, con sede a Mendrisio, esiste oramai da più di vent’anni. Un’officina mandata avanti, con tanto entusiasmo e duro lavoro, dal solo Gabriele Capelli, che si avvale però anche di collaborazioni esterne. Sono tra 5 e 7 i titoli annui pubblicati, e un grande spazio è dato alla narrativa. Tra i libri pubblicati di recente, che hanno dato buoni risultati, nonostante le chiusure, Capelli ci parla del romanzo della scrittrice spagnola, ma da anni stabile in Valposchiavo, Begoña Feijoo Fariña, il cui titolo è: «Per una fetta di mela secca». Capelli probabilmente ha scelto di parlarne perché il romanzo si occupa di un argomento assai delicato, quello dell’affidamento forzato di bambini e di giovani provenienti da situazioni difficili a famiglie o istituti; una vera consuetudine in Svizzera tra gli anni ‘40 e ‘80 del secolo scorso. Purtroppo, spesso, questi affidamenti non avevano esiti positivi, perché i diretti interessati venivano sfruttati dai contadini presso cui lavoravano o venivano inviati in istituti psichiatrici o religiosi dove subivano violenze di tutti i tipi. Begoña Feijoo Fariña, nel libro, ci racconta in particolare la storia, di fantasia, di Lidia Scettrini e, parlando di lei, ci racconta il vissuto di tanti altri bambini. In aprile 2021, sempre per Gabriele Capelli, uscirà invece il libro reportage «A Zurigo, sulla luna. Dodici mesi in Paradeplatz» di Yari Bernasconi e Andrea Fazioli. Dodici episodi, uno al mese, in cui si esplora uno dei luoghi più connotati di Zurigo: Paradeplatz, la ricchissima Paradeplatz, il centro nevralgico della finanza svizzera.

Consigli di lettura

  • Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.

  • Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant'anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontarle la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e di Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.